C’è sempre un motivo per cui incontriamo una persona

Le sei connessioni sincronizzate

 

Quando si parla di connessioni le reazioni che le persone possono avere sono, ovviamente, le più diverse. Per qualcuno, e l’opinione è rispettabile, sono solo casualità, mentre per altri dietro ogni accadimento, come ad esempio l’incontro con una persona, si nasconde un messaggio. Magari velato, non evidente, ma comunque degno di riflessione. Israel Ben Elezier, passato alla storia come il Baal Shem Tov, il Maestro del Buon Nome, rimasto orfano all’età di 5 anni, era solito, come rivelato dalle storie che lo riguardano, andare ad incontrare i suoi avi nei boschi. Non erano incontri come possiamo comunemente immaginarli ma, come raccontano i seguaci del Baal, connessioni così intense da lasciare i presenti quasi esterrefatti. Occorre allora dividere la lavagna in due campi. E, da una parte, mettere chi pensa che ogni avvenimento non sia casuale, ma foriero di un’ indicazione, insegnamento; forse anche una rivelazione. Tutte le nostre esperienze ci portano, secondo questo pensiero, verso il luogo al quale siamo destinati. Quando incontriamo una persona, essa porta nuova conoscenza, si attua una sincronicità.

 

Sei diverse tipologie di connessioni sincronizzate:

Coloro che vengono per dare una risposta: A volte le risposte che stiamo cercando sono dentro di noi, ma non riusciamo a leggerle, capirle. Poi, all’improvviso, avviene un incontro che ci spiega quello che a livello latente sentivamo, pensavamo di capire, ma non riuscivamo a razionalizzare. Un incontro veloce, ma essenziale.

Coloro che devono insegnare: Ci sono persone che nascono per offrire guida, insegnamento. Hanno il solo compito di instradare, insegnare a fare chiarezza, aiutare a scoprire cosa vogliamo nella vita e se la strada intrapresa è corretta oppure no. Attenzione, si parla di strada corretta, non strada per il successo a tutti i costi. Due concetti diametralmente opposti.

Coloro che devono fare da guida e compagno di viaggio: Queste persone saranno sempre nelle nostre vite. Non saranno meteore che passano, lasciano un messaggio e vanno via, ma persone il cui compito è di starci accanto, con discrezione, ma in maniera assidua. Si incontrano solitamente nei momenti più duri e riescono a dare la mano importante per uscirne ed imboccare di nuovo il cammino.

Coloro che vengono a scuoterci: Tutti hanno bisogno di una buona scossa quando si persevera in abitudini, comportamenti, stili di vita errati. Il compito di queste persone è proprio questo. Scioccare, svegliare, provocare un mutamento deciso e risoluto.

Coloro che lasciano un’impronta indelebile: Incontri improvvisi, brevi, casuali direbbe qualcuno. Capaci però di lasciare qualcosa di unico, folgorante, indimenticabile. Qualcosa che rimarrà per sempre, come un segno unico e indelebile.

Coloro che sono destinati a partire: Ci sono persone che non intendono, non possono permanere a lungo. Anche la loro impronta è unica, ed in qualche modo sentiamo il bisogno che rimangano più a lungo possibile. Ma questo non è il loro scopo, terminato quindi l’insegnamento necessario, sono destinate a lasciarci. Provocando spesso un senso di vuoto, di dolore.

 

Perché le persone irraggiungibili assumono maggior valore - È l’ideale dell’amore platonico come amore non corrisposto. Secondo Héctor G. Barnés, è un meccanismo paragonabile alla legge del mercato: “le risorse limitate hanno un valore più alto, quelle abbondanti più basso“. Così come una merce diventa oggetto di lusso quando non possiamo accedervi, le persone irraggiungibili assumono ai nostri occhi un valore sorprendente. Come superare un amore impossibile? Il primo passo è riconoscere che, per quanto ci attragga, l’oggetto del nostro desiderio potrebbe non essere la persona con cui possiamo costruire una relazione sana, costruttiva e soddisfacente a lungo termine. Non potremmo mai stare con lei a lungo, viverci tutti i giorni! Idealizzare è una fase naturale nel processo di innamoramento. L’essere umano non corrisponde mai ad un prototipo o ad un ideale. Ciò non toglie che non si possa essere romantici o che alcuni dei nostri ideali non si possano concretizzare nella vita di coppia, ma attenti ai miraggi proiettati dalla mente o da situazioni idealizzate o irrisolte che ancora vivono dentro di noi. Tutto ciò che avrebbe potuto essere, "...All That Might Have Been..." come dice Peter Hammill, erano solo miraggi proiettati in un mondo sotterraneo di zone ombreggiate illuminate al neon.

 
Fonte

 

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