Ridere non vuol dire essere poco seri
...significa invece prendersi cura della propria salute

 

La risata, per la salute, pare essere un'ottima medicina: influisce sia sullo stato dell'umore che su quello del fisico. Cuore, addominali e mente, in particolare, ne traggono grandi benefici.

 

 

Benché sia stato visto che, se opportunamente stimolati, anche certi animali possano avere reazioni simili al riso, ridere è una capacità tipicamente umana, innata in ognuno di noi. Presi da impegni e frenesia però, capita spesso di dimenticarsi dell'importanza che una sana risata può avere sul nostro cervello e sul nostro organismo, col relativo effetto benefico. La società tende a giudicare in modo eccessivamente positivo la serietà e la predisposizione a vivere in modo formalmente composto, mentre il divertimento e la tendenza a ridere vengono spesso vissuti come aspetti da circoscrivere a momenti ludici e di svago. Uno dei luoghi comuni più diffusi ci porta a pensare che serietà sia sinonimo di costanza, affidabilità e responsabilità, mentre l'allegria viene spesso fraintesa come eccessiva leggerezza e superficialità. Da questa credenza scaturisce l'idea che una persona portata a sdrammatizzare, a ridere anche nelle situazioni più critiche e complesse, sia immatura, ingenua e non all'altezza di certi compiti e impegni. Saper ridere nel giusto modo invece, è una qualità preziosa che ci consente di esse flessibili, elastici e cambiare visuale con agilità e prontezza.

 
Ridere fa funzionare meglio il cervello

Ridere ci permette di liberarci dagli atteggiamenti mentali chiusi, troppo razionali e statici, ci aiuta a sviluppare una curiosità e un'intelligenza creativa che ci rende aperti, elastici e dotati di molteplici punti di vista. Un pensiero eccessivamente serioso diventa ripetitivo e pedante, le fissazioni producono ansia e stress, la rigidità assorbe le nostre energie impedendoci di vedere il problema sotto un'altra luce. Una bella risata nutre il cervello, libera sostanze che hanno una funzione benefica sul sistema immunitario e migliorano il tono dell'umore; tali sostanze, inoltre, eliminano lo stress aiutandoci a prevenire tutta una serie di disturbi ad esso correlati (attacchi di panico, depressione, ansia, malattie cardiovascolari).

 
Ridere è anche una terapia

Diverse ricerche hanno dimostrato che elevati livelli di stress e ansia causano un abbassamento delle naturali difese immunitarie del nostro organismo. Al contrario una bella risata, spontanea, di pancia, rappresenta un vero toccasana che ci aiuta a tenere lontano tensione, disagi e malattie. Ridere favorisce la circolazione e l'ossigenazione del sangue, permettendo in questo modo ai tessuti di rigenerarsi; è ormai risaputo che la risata stimola la produzione di endorfine, sostanze chimiche prodotte dal cervello che hanno un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Se si pensa che tutto ciò che condiziona lo stato emozionale di un individuo ha un impatto importante sul cuore, è facile comprendere quanto una semplice risata possa giovare alla nostra salute. Non a caso negli ultimi decenni si è sviluppata una vera e propria terapia del sorriso, detta anche clown-terapia, usata in molteplici contesti socio-sanitari (situazioni di disagio sociale, ospedali, case di cura...) e particolarmente adatta con i bambini. È un approccio fondato sulla constatazione degli effetti benefici che l'allegria e una sana risata sono in grado di produrre, anche su pazienti gravemente malati.

 
Per ridere occorre avere senso dell'umorismo

La capacità di ridere è strettamente legata anche al senso dell'umorismo, intrinseco in ogni persona. In termini tecnici si potrebbe definire l’umorismo come la manipolazione volontaria di elementi "strani/incongrui/bizzarri" a scopo di divertimento. Questa incongruenza provoca uno "scarto" psicologico, un "delta", tra quello che ci si aspetterebbe e quello che accade realmente, che ha come conseguenza una risata, ilarità o divertimento. Per ridere e fare ridere serve la capacità di cambiare stimoli apparentemente neutri in qualcosa di divertente, cosa per niente semplice: servono intelligenza, creatività, capacità di cogliere connessioni e legami anche poco lineari, ma anche molta sensibilità per evitare battute di cattivo gusto e/o fuori luogo! Buoni alleati sono anche la capacità di guardare le cose da punti di vista diversi, il saper cogliere ed agire in poco tempo leggendo la situazione nel complesso, l’abilità e il coraggio di andare oltre i valori e le norme più comunemente accettati, la capacità di intuizione associata alla prontezza e alle opportunità e la voglia di giocare, di mantenere vivo il nostro bambino interiore in modo sano e per nulla “infantile”. E i risultati pare non manchino: la ricerca psicologica mette in correlazione l'umorismo con una serie di qualità come: intelligenza, socievolezza e creatività, sottolineando come il fare umorismo aumenti la capacità di godersi la vita e le esperienze quotidiane. Il senso dell’umorismo può infatti aiutare ad affrontare eventi stressanti. Ovviamente ogni età ed ogni persona ha il proprio umorismo, che non è qualcosa di intrinseco al “kit del nascituro”, ma una qualità che può essere sviluppata e che deve essere tenuta in allenamento. Questa breve panoramica per comprendere quanto il senso dell’umorismo sia una qualità tutt’altro che banale che comporta possedere abilità complesse. L’umorismo è un antidoto prodigioso alla tristezza e, giustamente dosato e usato, diventa un elisir di leggerezza per la vita di tutti i giorni. Una dote, insomma, che è utile avere e sviluppare. Per concludere, potremmo dire che l’umorismo è una "cosa seria a cui vale la pena prestare attenzione".

 
 
Fonte 1

Fonte 2

 

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